La concorrente: "Avevo un copione"
Non accenna a calmarsi la polemica sulla puntata di "Forum" in cui una concorrente abruzzese ha parlato male dei terremotati de L'Aquila difendendo l'operato del governo. Rita Dalla Chiesa, il giorno dopo aver ricevuto per questo anche il Tapiro d'oro da Striscia, si difende sulle pagine di Repubblica. "Non dobbiamo vergognarci di nulla - dice -, abbiamo creduto al suo provino. Forse ha tradito la nostra fiducia".
La conduttrice proprio non ci sta a essere messa sul banco degli imputati, in particolare respinge al mittente l'accusa di aver architettato una puntata spot a favore del premier Silvio Berlusconi reclutando "falsi terremotati"
"Abbiamo creduto al provino di Marina Villa - dice -. Ci ha raccontato la sua storia di donna abruzzese colpita dal terremoto. E' vero, tesseva le lodi di Berlusconi, dicendo che a L'Aquila 'tutte le attività commericali hanno riaperto', ma bilanciava pure con il parere del marito per il quale 'L'Aquila è tutta una maceria'".
E in quanto alla protagonista del caso, presentata come Aquilana mentre vive a Popoli in provincia di Pescara, la Dalla Chiesa nega si tratti di una figurante pagata per il caso. "Basta con questa storia - si difende -. La Villa ha preso 280-300 euro per raccontare una storia vera. Se al posto del marito c'era un attore non si può gridare allo scandalo: noi lo dichiariamo che le storie vengono reinterpretate a volte da attori. Non abbiamo architettato un bel nulla".
"Abbiamo creduto al provino di Marina Villa - dice -. Ci ha raccontato la sua storia di donna abruzzese colpita dal terremoto. E' vero, tesseva le lodi di Berlusconi, dicendo che a L'Aquila 'tutte le attività commericali hanno riaperto', ma bilanciava pure con il parere del marito per il quale 'L'Aquila è tutta una maceria'".
E in quanto alla protagonista del caso, presentata come Aquilana mentre vive a Popoli in provincia di Pescara, la Dalla Chiesa nega si tratti di una figurante pagata per il caso. "Basta con questa storia - si difende -. La Villa ha preso 280-300 euro per raccontare una storia vera. Se al posto del marito c'era un attore non si può gridare allo scandalo: noi lo dichiariamo che le storie vengono reinterpretate a volte da attori. Non abbiamo architettato un bel nulla".
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