sabato 26 marzo 2011

I vizi capitali del terzo millennio

Sono gola, trascuratezza, vita virtuale


E' quanto emerge da un'indagine condotta dall'associazione Donne e Qualità della Vita, coordinata dalla psicologa Serenella Salomoni, e condotta su un campione rappresentativo di 800 persone di ambo i sessi e di età compresa tra i 25 e i 50 anni, presentata a Milano nell'ambito di un'iniziativa promossa da LaClinique, prima organizzazione di Cosmetic Surgery in Italia, per valorizzare le conseguenze positive della chirurgia estetica sulla vita di tutti i giorni e sfatare i luoghi comuni. Stando ai dati raccolti, le azioni di cui gli italiani più si vergognano e che desiderano tenere nascoste ai propri cari sono in primo luogo gli eccessi di gola, indicati dal 20% del campione, così come il fatto di trascurare il proprio aspetto fisico (14%). Gli italiani sono dunque molto attenti alla salute e all'aspetto esteriore del proprio corpo, tanto che il 91% degli intervistati, direttamente interpellato, ammette di non considerare un peccato il ricorrere a un intervento di chirurgia estetica. "Non c'è da scandalizzarsi se si cerca di essere più belli, di piacersi e di stare bene con il proprio corpo, soprattutto se questo migliora la nostra vita e quella di chi ci sta intorno - commenta Don Antonio Mazzi della Fondazione Exodus - L'importante è che lo si faccia nel rispetto del proprio corpo e degli altri. Se le cose sono fatte con equilibrio e intelligenza non ci vedo niente di male".

Proseguendo con la speciale classifica dei nuovi peccati che generano più sensi di colpa, sul terzo gradino del podio si colloca il dedicare troppo spazio alla propria vita virtuale con i social network come Facebook o Twitter, indicato dal 13% del campione. Seguono lo shopping compulsivo (11% degli intervistati, 17% considerando le sole donne), il tradimento che viene sempre più spesso consumato online (10%), l'esibizionismo con l'ostentazione di un look eccessivo, piercing e tatuaggi pur di apparire e fare colpo (9%), il trascorrere troppo tempo al cellulare o ai videogiochi (8%), Seguono ancora l'intossicazione da high-tech, con la necessità di possedere gli ultimi ritrovati tecnologici (6%, 11% considerando soltanto gli uomini), il non saper resistere al richiamo del gioco, sia esso gratta e vinci, poker o scommesse (4%) e infine il cercare lo "sballo" a tutti i costi (3%).

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