martedì 29 marzo 2011

Contro infarto e ictus: tanto cioccolato

La proteina C reattiva nel sangue ci indica se siamo a rischio


Mangiare 6,7 grammi di cioccolato nero al giorno – l’equivalente di circa mezza tavoletta a settimana – è l'ideale per garantirsi un effetto scudo contro le malattie cardiovascolari, dall’ictus all’infarto dice uno studio tutto italiano dell'universita di Campobasso.
Ma funzionerà, si chiedono in molti?
Sull'argomento una novità interessante viene da uno studio dell'Università degli studi di Milano. "Conoscere il nostro rischio di ammalarci di infarto e ictus è possibile " spiega il professor Alberico Catapano, Ordinario di Farmacologia all’Università degli Studi di Milano e Presidente del V Congresso Nazionale SITeCS, Società Italiana di Terapia Clinica e Sperimentale; basta misurare con un semplice esame del sangue il valore di una proteina chiamata proteina C reattiva, una sostanza prodotta dal fegato e poi rilasciata nel circolo sanguigno. Se il valore è alto, ovvero oltre i 2 mg/l meglio correre ai ripari e fare qualcosa di drastico nel nostro stile di vita, perchè il rischio è davvero elevato".

Lo studio, eseguito su 7.000 cittadini assistiti in oltre 400 ambulatori di medici di medicina generale di 16 regioni italiane, ha rivelato che conoscere il valore di tale proteina è più utile, per misurare il nostro rischio infarto, di sapere se abbiamo il colesterolo alto oppure no. Le autorità in materia non hanno ancora accettato l’inserimento obbligatorio della proteina C-reattiva nei controlli routine, ma, dopo aver letto questo studio, sono molti gli specialisti che invitano i loro pazienti a misurarla: per alcune categorie di persone, starebbe diventando indispensabile.

Lo studio dall’Università degli Studi di Milano sui valori di proteina c reattiva in rapporto alle malattie cardiovascolari, inoltre, ha permesso agli specialisti del settore di predisporre addirittura nuovi parametri di rischio infarto e ictus. E pensare che, fino ad oggi, il valore della concentrazione della proteina C reattiva (CRP) nel sangue, si misurava solo per verificare la presenza di un’infezione o di uno stato infiammatorio e si considerava un valore di CRP accettabile per le persone sane, se compreso tra 0,5 mg/L e 10 mg/L.

Ora invece con questo studio, il livello di proteina C-reattiva da considerare elevato è sceso addirittura a 2 mg/L:

Inoltre sapere quanta di questa proteina abbiamo in circolo puo' consentire agli specialisti l’individuazione delle persone ad alto rischio di malattie cardiache, anche quando il loro livello di colesterolo è basso. Infine grazie a questo lavoro scientifico, è stato anche appurato che, abbassare il livello di proteina C reattiva, può effettivamente corrispondere all'abbassamento del rischio di ammalarsi di infarto e ictus.

Per far scendere questi valori è consigliabile consultare i propri medici, seguire una dieta appropriata, aumentare l’esercizio fisico e smettere di fumare. Tutti questi accorgimenti possono regalarci tanti anni di vita in piena salute. Grazie a tanto cioccolato e poca proteina C reattiva nel sangue.

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