
Il Museo del Novecento si estende su una superficie di 8.200 mq di cui 4mila dedicati allo spazio espositivo. Il progetto, vinto dal Gruppo Rota, composto da Italo Rota, Fabio Fornasari, Emmanuele Auxilia, Paolo Montanari e Alessandro Pedretti prevedeva una modifica, la riorganizzazione e il restauro del Palazzo dell’Arengario in perfetta armonia con le opere, modellando gli spazi in funzione del grande patrimonio della città. Quattrocento le opere in mostra, tutte appartenenti alle Civiche Raccolte Artistiche del Comune di Milano, dal "Quarto Stato" di Pellizza da Volpedo a Boccioni e Balla, da Fontana a de Chirico, passando per Manzoni, Sironi, Carrà, Guttuso e l'arte povera. Nel Museo del Novecento di Milano una imponente collezione che trova casa al Palazzo dell’Arengario esito di una rigida selezione. Un percorso complesso ed articolato, studiato da un comitato scientifico di altissimo livello, creato ad hoc per lo spazio milanese, presieduto dal Direttore Centrale Cultura Massimo Accarisi e dal Direttore Settore Musei del Comune di Milano Claudio Salsi, coordinato da Marina Pugliese, Direttore del Progetto Museo del Novecento e composto da Piergiovanni Castagnoli già direttore della GAM di Torino, Flavio Fergonzi, Docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università degli Studi di Udine, Lucia Matino, ex Direttore delle Raccolte d’Arte, Antonello Negri, Docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università degli Studi di Milano e Vicente Todolì, già Direttore della Tate Modern di Londra. Installata sulla rampa elicoidale, realizzata al centro dell’Arengario, l’opera di Pellizza da Volpedo, che fu dipinta tra il 1898 e il 1902, venne acquistata per pubblica sottoscrizione dal Comune di Milano nel 1920. Da qui parte uno straordinario percorso alla scoperta dell’arte del XX secolo e in modo particolare di quelle correnti che hanno fatto grande la città di Milano.
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