sabato 26 febbraio 2011

Raoul Bova: "Come un delfino"

In onda il primo e il 2 marzo su Canale 5 in prime time il film "Come un delfino" con Raoul Bova. "Il messaggio della pellicola - spiega - è un invito a non arrendersi mai davanti alle difficoltà. C'è molto di me nel protagonista Alessandro: frustazione, fatica ma anche voglia di farcela". Bova sbarcherà al cinema in "Nessuno mi può giudicare" con Paola Cortellesi.

Perché hai voluto fortemente produrre e interpretare questo film?
La difficoltà del progetto era rendere interessante una storia con il nuoto. Bisognava concentrarsi su uno sportivo che avesse dei risvolti positivi. L'idea mi è venuta un anno e mezzo fa quando durante un convegno ho conosciuto un prete speciale, uno di quelli di 'trincea', che mi raccontava come salvava dalla strada e dalle grinfie della mafia molti ragazzi. Ci siamo scambiati le nostre idee in proposito e poi mi aveva raccontato di aver invitato Massimiliano Rosolino per un incontro con i suoi ragazzi perché un modello positivo da imitare.

Per raccontare questa storia avete preso spunto da fatti reali?
Assolutamente sì. Alessandro è uno sportivo che non ha mai vinto a causa delle sue crisi d'ansia. E' riuscito anche a segnare diversi record personali ma in finale non c'è mai voluto arrivare per una grande paura di vincere. A fine carriera si sentirà addirittura male con il cuore perché sotto stress. Un prete poi lo chiama per salvare dei ragazzini con lo sport. E' tutto vero anche il riferimento ai problemi di cuore a grandi campioni come Domenico Fioravanti che poi hanno dovuto abbandonare tutto.

E quanto c'è della tua passata esperienza di nuotatore?
La fatica, la frustazione e molto sacrificio. E' un film dedicato a tutte quelle persone che pensano di non farcela ma devono crederci e non darsi mai per vinti. Mi ricordo quando mi lamentavo con il mio istruttore e gli dicevo: 'Non ce la faccio più', lui rispondeva 'adesso sta iniziando il tuo vero allenamento e adesso sarai più veloce'.

Hai perso 13 kg per interpretare Alessandro, pensi di rifare un calendario dopo quello di Max del 2000?
Sarebbe il calendario dei vecchietti! (ride, ndr). Scherzi a parte, prepararmi è stato un grandissimo regalo che questa esperienza lavorativa mi ha dato. Mi sono allenato di nuovo e perso dei kg per rendere più credibile il personaggio e non per atto di vanità.

Dal 16 marzo torni al cinema con "Nessuno mi può giudicare", cosa puoi anticiparci del film?
Interpreto per la prima volta un personaggio divertentissimo, un coatto che si innamora follemente di Paola Cortellesi. Mi sono rivisto al montaggio e ridevo come un matto!

Cosa ti ha colpito di Paola?
Una grandissima professionista con un talento indiscutibile.

Qualche progetto all'estero?
Sono appena tornato dal set di "Treasure Guards", una grande produzione italiana-tedesca-inglese. Abbiamo girato in Sudafrica e ho ripreso a recitare in inglese. E' un film a metà tra Indiana Jones e 007. Insomma mi vedrete in azione!

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