sabato 26 febbraio 2011

Le donne e le storie "da una notte"

Sfatato un mito, piacciono anche a lei

Chi pensa che il gusto per le relazioni da "una botta e via" sia tutto dalla parte dei signori maschietti farà bene a ricredersi: in fondo uomini e donne non sono poi così diversi quando si finisce sotto le lenzuola. Ad esempio, le donne sono in genere più consapevoli in fatto di eros, ma hanno lo stesso identico interesse degli uomini in materia di sesso occasionale. Se lo rifiutano, di solito c'è di mezzo una buona ragione: non hanno la certezza di ottenere piacere.

Sono le conclusioni a cui è giunto un nuovo studio dell'Università del Michigan, riportato dalla rivista Journal of Personality and Social Psychology. Lo psicologo Terri Conley, che ha coordinato la ricerca, si è convinto del fatto che le donne non rifiutano l'occasione di avere un rapporto intimo con uno sconosciuto quando percepiscono nel partner una determinata potenza "sessuale". Secondo gli scienziati, in effetti, le donne sono motivate esattamente quanto gli uomini dalla ricerca del piacere. La differenza tra i due sessi sta semmai nel fatto che lei ha meno probabilità di essere soddisfatta da un incontro a breve termine, e ne è consapevole.

I ricercatori si sono convinti di questo dopo aver rianalizzato una serie di esperimenti condotti in uno studio del 1989 da Russell Clark ed Elaine Hatfield. Studiando questi avvenimenti gli scienziati hanno scoperto che se una studentessa di college faceva delle avances sessuali nei confronti di un collega di sesso maschile, più del 70 per cento dei ragazzi diceva di sì. Quando invece i ruoli sono stati invertiti, neppure una donna ha accettato la profferta. In un primo tempo questo differente atteggiamento nei confronti del sesso occasionale è stata attribuita dai ricercatori al fatto che gli uomini e le donne hanno atavicamente strategie evolutive diverse: le donne sono selettive circa i partner sessuali perché cercano quello 'giusto' che garantisca sicurezza una volta nata la prole, mentre gli uomini si sono evoluti per diffondere il più possibile il proprio patrimonio genetico e quindi per avere più rapporti sessuali con partner diverse.

Anche se Conley non nega del tutto la validità di questa spiegazione, la sua prospettiva è molto diversa. Il suo approccio si chiama "Pleasure Theory" è relativamente nuovo e parte dal presupposto che "la ricerca del piacere è la forza centrale che motiva il comportamento sessuale", e che la riproduzione è un sottoprodotto di questo sforzo. Secondo questa tesi, sia per gli uomini che per le donne, il primo obiettivo è divertirsi: il resto viene da sé, per effetto della biologia. Allora perché le ragazze e i ragazzi dello studio del 1989 hanno reagito in modo diverso all'offerta di un rapporto sessuale occasionale? Dopo aver condotto una nuova serie di esperimenti, Conley ha dimostrato che gli uomini e le donne hanno in realtà un approccio abbastanza simile anche nei confronti delle storie "da una notte": la differenza sta nel fatto che, per arrivare a un incontro sessuale piacevole, a lui basta trovare una partner attraente mentre per le donne non è così.

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