
Sono esposte un terzo delle sculture realizzate da Amedeo Modigliani, provenienti dai più importanti musei del mondo, tra cui la National Gallery di Washington, la Tate di Londra, il Centre Pompidou di Parigi, il Philadelphia Museum of Art, il Minneapolis Institute of Art, la cui Testa di donna del 1911, non era mai stata concessa in prestito prima d’ora ad alcun Museo.
Diversamente dall’opera pittorica, indagata e presentata in numerosissime mostre, la scultura di Modigliani era stata fino ad ora riservata agli specialisti, forse anche a causa del numero esiguo di opere realizzate dall’artista.
Il critico milanese Ambrogio Ceroni, che nel 1965 firma il primo catalogo documentato sulla scultura di Modigliani – e da cui è partita l’attività di ricerca del Mart – ha schedato 25 sculture. Tutte opere realizzate in pochi e intensi mesi, compresi tra il 1910 e il 1913, periodo nel quale Modigliani si dedica esclusivamente a questo lavoro, scolpendo a taglio diretto, in controtendenza con la tecnica del modellato e della fusione in uso a quel tempo.
Diversamente dall’opera pittorica, indagata e presentata in numerosissime mostre, la scultura di Modigliani era stata fino ad ora riservata agli specialisti, forse anche a causa del numero esiguo di opere realizzate dall’artista.
Il critico milanese Ambrogio Ceroni, che nel 1965 firma il primo catalogo documentato sulla scultura di Modigliani – e da cui è partita l’attività di ricerca del Mart – ha schedato 25 sculture. Tutte opere realizzate in pochi e intensi mesi, compresi tra il 1910 e il 1913, periodo nel quale Modigliani si dedica esclusivamente a questo lavoro, scolpendo a taglio diretto, in controtendenza con la tecnica del modellato e della fusione in uso a quel tempo.
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