Scienza, la Terra ha dei "sosia"

Nasa: scoperto sistema uguale al nostro

E se esistessero pianeti come quello terrestre? E' la domanda che l'uomo, dal principio della sua esistenza, non ha mai smesso di farsi e a cui la Nasa oggi ha dato risposta. Gli scienziati americani hanno rilevato infatti l'esistenza di un sistema solare, lontano 2mila anni luce, composto da 6 pianeti: 5 dei quali per dimensione simili alla Terra. La scoperta è stata rilevata dal Kepler, il telescopio lanciato nello spazio nel 2009.

Il sistema solare "sosia" al nostro è composto da una stella, la Kepler-11, attorno alla quale 6 pianeti ruotano. "Cinque dei 6 corpi celesti - hanno detto i ricercatori della Nasa - sono tra i più piccoli per massa e dimensioni e le misure implicano che sono avvolti da gas leggeri (rispetto a quelli fino a oggi scoperti, ndr)".

Ma come è possibile riuscire a fare delle inferenze su dei pianeti distanti mille anni luce? Gli scienziati della Nasa hanno praticamente osservato le variazioni nella luminosità della stella provocate dal transito di ciascun corpo davanti ad essa. In questo modo, i ricercatori hanno calcolato che i cinque pianeti interni hanno una massa che va da 2,3 volte a 13,5 volte quelle della Terra e che impiegano in media 50 giorni per orbitare intorno alla loro stella. Di conseguenza la loro posizione nel sistema planetario è confrontabile a quella di Mercurio nel nostro sistema solare. Il sesto pianeta è invece più grande e lontano: la sua orbita è di 118 giorni e la sua massa non è stata ancora possibile determinare.

La ricerca è stata coordinata da Jack Lissauer, del centro Ames della Nasa, e ha coinvolto 39 astronomi, astrofisici e planetologi di 16 istituzioni, quasi tutte americane (l'unica europea è l'università danese di Copenaghen).

Nel gennaio del 2010 un altro sistema planetario è stato scoperto dal Kepler composto da 5 pianeti giganti, dalla massa confrontabile a quella di Giove come lo sono la maggioranza degli oltre 500 pianeti esterni al nostro sistema finora scoperti. In agosto 2010 invece un altro sistema con almeno cinque pianeti era stato rilevato dagli astronomi dell'Osservatorio Europeo Meridionale (Eso).